Una Serata di Degustazione Privata: Italia e Francia a Confronto (27/09/2024)

Di recente, abbiamo organizzato una degustazione privata dedicata a un gruppo di appassionati di vino, offrendo loro un’esperienza unica: un viaggio sensoriale tra Italia e Francia, con due vini bianchi e due vini rossi selezionati per rappresentare l’eccellenza di questi territori.

I Protagonisti della Degustazione

La selezione dei vini è stata attentamente curata per offrire un confronto interessante tra due regioni vinicole storiche. Ecco i vini che abbiamo assaggiato:

  • Cantina La-Vis, Sauvignon 2022 🇮🇹
  • Coteaux des Margots, Mâcon Village Chardonnay 2022 🇫🇷
  • Ponte Lungo, Curioso Grand’Edizione 2017 🇮🇹
  • Château Lalande de Grevet, Saint-Émilion Grand Cru 2018 🇫🇷

I Bianchi: Freschezza e Complessità a Confronto

Abbiamo iniziato con due vini bianchi, entrambi rappresentativi di stili e terroir molto diversi. Il Sauvignon Blanc di Cantina La-Vis ci ha conquistati con il suo profilo aromatico vivace e fresco, dominato da note erbacee, di fiore di sambuco, agrumi, pesca e mela verde. La complessità di questo vino è dovuta non solo alla natura semi-aromatica del vitigno, ma anche all’altitudine delle vigne, che contribuisce a preservare la freschezza e ad amplificare gli aromi.

In contrasto, lo Chardonnay del Mâcon Village ha portato in tavola una diversa espressione di freschezza, con note di frutta esotica, agrumi e una spiccata mineralità gessosa, tipica dei suoli calcarei della Borgogna. La sua eleganza ha affascinato i presenti, mostrando come lo stesso vitigno possa esprimersi in modi così differenti a seconda del territorio.

Durante la degustazione, abbiamo proposto un gioco olfattivo, invitando gli ospiti a riconoscere tre aromi distinti e associarli ai vini appena assaggiati. È stato un modo divertente e coinvolgente per approfondire le caratteristiche aromatiche di ciascun vino.

I Rossi: Un Viaggio Alla Cieca

La degustazione dei rossi ha aggiunto un elemento di sorpresa. Abbiamo infatti assaggiato i vini alla cieca, sfidando i partecipanti a indovinare la provenienza di ciascuno. Il primo rosso, il Curioso Grand’Edizione 2017 di Ponte Lungo, prodotto con la tecnica del ripasso, simile a quella utilizzata per l’Amarone, ha rivelato sentori profondi di erbe aromatiche essiccate, prugna secca, uva passa e fiori appassiti. La sua ricchezza e concentrazione lo hanno reso un vino corposo e avvolgente, perfetto per una lunga meditazione.

Il secondo rosso, il Saint-Émilion Grand Cru 2018 di Château Lalande de Grevet, ha mostrato l’eleganza classica dei grandi Bordeaux. Con note di vaniglia, spezie dolci, tabacco, cioccolato e liquirizia, il vino ha sorpreso con la sua complessità e una maggiore presenza di legno, tipica della maturazione in barrique. I partecipanti hanno apprezzato particolarmente il suo lungo finale e l’armonia tra le componenti aromatiche.

Un Confronto di Stili e Territori

La serata si è conclusa con un interessante confronto tra i diversi stili di vinificazione e i terroir di Italia e Francia. I vini bianchi hanno messo in luce le differenze tra il clima fresco del Trentino e la mineralità della Borgogna, mentre i rossi hanno evidenziato il contrasto tra la complessità strutturale di un vino toscano prodotto con una tecnica simile all’Amarone e l’eleganza raffinata di un Saint-Émilion.

Questo tipo di degustazione non solo ha permesso di apprezzare vini di altissima qualità, ma ha anche offerto l’opportunità di esplorare come i diversi metodi di vinificazione, il terroir e l’annata possano influenzare il carattere di un vino. È stato un viaggio sensoriale che ha coinvolto tutti i partecipanti, stimolando il palato e la curiosità di ogni amante del vino.

Conclusioni

Organizzare una degustazione che metta a confronto vini di regioni diverse può essere un’esperienza estremamente gratificante. In questo caso, la scelta di vini italiani e francesi ha offerto un equilibrio tra familiarità e scoperta, e ha mostrato quanto può essere diversificata l’arte della vinificazione. Che si tratti di un Sauvignon aromatico o di un Bordeaux complesso, ogni vino ha una storia da raccontare — e parte del piacere è scoprirla, bicchiere dopo bicchiere.

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